Pelle sensibile: come scegliere i prodotti giusti e lenire le irritazioni

Pelle sensibile: come scegliere i prodotti giusti e lenire le irritazioni

Pelle che “punge”, si arrossa facilmente o reagisce a ogni minimo cambiamento di temperatura o prodotto applicato? È possibile che si tratti di pelle sensibile: una problematica tanto comune quanto spesso confusa con allergie o patologie cutanee. Non si tratta di una malattia, ma piuttosto di una predisposizione all’iper-reattività cutanea che può manifestarsi in presenza di fattori scatenanti anche lievi — come l’esposizione a vento, sole, cosmetici o inquinamento — e può rivelarsi molto fastidiosa. Riconoscerla è il primo passo per gestirla con consapevolezza.

In questo articolo scopriremo insieme come distinguere una pelle sensibile da una irritata o allergica, quali sono i fattori che la scatenano e come proteggere efficacemente l’epidermide: il segreto è scegliere i prodotti giusti, seguire abitudini corrette ed eventualmente ricorrere a integratori pensati per rinforzare la barriera cutanea dall’interno.

Come riconoscere la pelle sensibile?

La pelle sensibile è una problematica estremamente diffusa: può interessare almeno una volta durante la vita circa il 40% della popolazione adulta europea. Non si tratta di una malattia cutanea vera e propria, ma di una predisposizione all’ipersensibilità cutanea, spesso paragonata – per incidenza e impatto – al mal di schiena in ambito reumatologico.

Si definisce sensibile una pelle che, pur in assenza di dermatiti o altre patologie evidenti, reagisce in modo eccessivo a stimoli esterni: può arrossarsi facilmente, prudere, bruciare o manifestare pizzicori persistenti. I fattori scatenanti sono molteplici: sbalzi di temperatura, vento, esposizione solare, inquinamento, detersioni troppo aggressive o l’applicazione di cosmetici inadeguati.

La pelle sensibile è spesso più secca rispetto a una pelle “normale”, ha una barriera cutanea più fragile e tollera con difficoltà saponi, detergenti, creme profumate o trattamenti estetici intensivi. Le zone più colpite sono generalmente il viso – in particolare palpebre, contorno naso-labiale e mento – e le ascelle, dove la cute è più sottile.

Questa reattività non è legata a un’allergia, ma a una condizione di iper-reattività cutanea, spesso di origine genetica. È più frequente in persone con carnagione chiara e può peggiorare con l’età o a causa di abitudini cosmetiche scorrette. Riconoscerla precocemente è essenziale per prendersene cura con trattamenti delicati e mirati¹. 

Ma come viene diagnosticata? Il modo migliore per sapere se si ha davvero la pelle sensibile — e non un’altra problematica cutanea — è rivolgersi a un dermatologo. In alcuni casi può essere utile eseguire un patch test per individuare eventuali allergie, ma non esistono esami specifici per diagnosticare la pelle sensibile, proprio perché i fattori che la scatenano sono molteplici e soggettivi².

Cause e fattori scatenanti

Ma perché la pelle può presentarsi sensibile al tatto, arrossata o irritata? Le cause possono essere molteplici, ecco le principali³:

  • Secchezza cutanea (xerosi) - Quando la pelle perde acqua e lipidi, il film idrolipidico si indebolisce. Questo altera la funzione barriera, rendendo la cute più permeabile agli agenti irritanti e predisposta a prurito, desquamazione, arrossamenti e fissurazioni, soprattutto su mani, gambe, piedi e braccia.
  • Dermatite atopica (eczema) - È una patologia infiammatoria cronica che compromette la funzione barriera della pelle e aumenta la reattività a sostanze esterne. I sintomi includono secchezza intensa, prurito, ispessimento e infiammazione, spesso esacerbati da detergenti, tessuti sintetici o allergeni ambientali.
  • Dermatite irritativa da contatto - Causata da sostanze aggressive (saponi, detersivi, solventi), danneggia direttamente lo strato corneo. I sintomi si manifestano solo nelle aree esposte all’irritante e comprendono rossore, bruciore, desquamazione e, nei casi più gravi, vescicole o fissurazioni.
  • Dermatite allergica da contatto - Deriva da una reazione immunologica ritardata a sostanze specifiche come nichel, profumi, cosmetici o piante. Può manifestarsi anche dopo esposizioni ripetute nel tempo, con arrossamenti, prurito e vescicole.
  • Rosacea - Patologia infiammatoria cronica che colpisce prevalentemente il viso. Provoca arrossamenti persistenti, sensazione di bruciore, ipersensibilità ai cosmetici e, nei casi più avanzati, papule e teleangectasie visibili.
  • Orticaria da contatto o fisica - Alcuni soggetti sviluppano pomfi e prurito immediato dopo contatto con sostanze come acqua, piante, profumi o a seguito di stimoli fisici (freddo, calore, sfregamento). La reazione è spesso transitoria, ma può essere intensa.
  • Fotodermatosi - Reazioni cutanee anomale alla luce solare. Possono manifestarsi con eritemi, vescicole o chiazze desquamanti nelle aree esposte, specialmente in primavera-estate. Alcuni farmaci o integratori possono aumentare la fotosensibilità.
  • Mastocitosi cutanea - Accumulo anomalo di mastociti nella pelle, che rilasciano istamina in risposta a stimoli - anche lievi (stress, caldo, profumi), causando prurito, rossore e lesioni maculo-papulose.
  • Prurito acquagenico - Rarissima condizione in cui il semplice contatto con l’acqua, anche non calda e priva di sostanze irritanti, provoca prurito intenso, senza lesioni visibili.

Trattamento della pelle sensibile con prodotti specifici

Prendersi cura della pelle sensibile è un impegno quotidiano che richiede delicatezza, costanza e attenzione agli ingredienti. La prima regola è semplificare: meno prodotti, meglio è, purché siano selezionati con cura. Detersione e idratazione sono i due capisaldi. Meglio scegliere detergenti privi di sapone, non schiumogeni, senza profumi né alcol, ideali per non alterare il film idrolipidico. Dopo la doccia, è bene tamponare la pelle (non strofinarla) e applicare subito una crema idratante ricca ma non occlusiva, contenente ad esempio glicerina, ceramidi o oli vegetali.

Anche l’abitudine di fare docce brevi con acqua tiepida, l’uso costante di creme barriera, l’evitare esfolianti aggressivi e l’applicazione quotidiana di una protezione solare ad ampio spettro sono gesti chiave per ridurre la reattività cutanea. Inoltre, è bene fare attenzione alla scelta dei tessuti (naturali, non sintetici) e dei detersivi (neutri, senza enzimi o profumazioni): meglio preferire prodotti etichettati per pelle sensibile, privi di ingredienti irritanti come alcol denaturato, retinoidi o acidi esfolianti² ³. 

Per supportare il benessere e la bellezza della pelle anche dall’interno, è possibile ricorrere ai prodotti della gamma “Pelle” di Swisse.

 

FONTI: 

¹SIMG, Società Italiana dei Medici di Medicina Generale, La pelle: una barriera reattiva 
https://www.simg.it/Riviste/rivista_simg/2019/02_2019/9.pdf 

²WebMD, 20 Common Questions About Sensitive Skin 
https://www.webmd.com/beauty/sensitive-skin-20-questions 

³Healthline, What Causes Sensitive Skin and How Can I Care for It? 
https://www.healthline.com/health/skin-disorders/sensitive-skin

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