Coenzima Q10 a cosa serve, benefici e controindicazioni

Coenzima Q10 a cosa serve, benefici e controindicazioni

Coenzima Q10: a cosa serve e quali sono i benefici

Fare le analisi del sangue e trovare tra i risultati dei valori troppo alti del colesterolo è una condizione piuttosto comune che coinvolge donne e uomini di tutte le età. Questo, rende necessaria l’attuazione di varie strategie per normalizzarlo e capirne la causa.

Ecco che spesso entra in azione il coenzima Q10, una delle migliori sostanze per abbassare il colesterolo e curare la salute cardiaca in maniera naturale. Ma cos’è il coenzima Q10? E chi dovrebbe assumerlo? In questo articolo andiamo ad analizzare i suoi benefici e tutto quello che serve sapere.

 

Cos'è e a cosa serve il coenzima Q10

Se hai mai sentito parlare del coenzima Q10, probabilmente è perché avrai letto questa sigla mentre cercavi come contribuire a favorire la tua salute cardiaca o dei rimedi naturali per il colesterolo

Il coenzima Q10, noto anche come ubiquinone, è un composto liposolubile presente naturalmente in tutte le cellule del corpo umano e dei nostri organi come il cuore, il fegato e i reni. È un elemento antiossidante del tutto simile a una vitamina (e per questo spesso impropriamente definita “vitamina Q”) che può supportare il nostro corpo nel corretto funzionamento del metabolismo energetico oltre a contribuire a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e pressione nel sangue.

In questa guida scopriamo le funzioni essenziali del coenzima, quando possiamo integrarla e quali sono gli alimenti naturalmente ricchi di Q10.

Quando usare il coenzima Q10?

Sono in corso diversi studi sull’uso integratori di coenzima Q10 poiché una biosintesi ridotta, sia genetica che acquisita, del CoQ10 compromette funzioni vascolari e cerebrali. Quindi, un apporto esterno può risultare utile in molti casi: la riduzione dei livelli di coenzima Q10, infatti, può avere ripercussioni sulla sintesi di ATP e compromettere le funzioni vascolari e cerebrali. Le statine, inoltre, solitamente utilizzate per la gestione del metabolismo del colesterolo, vanno ad intaccare i livelli di coenzima Q10, riducendolo notevolmente. 

La supplementazione, quindi, può risultare utile per:

  • Migliorare le funzioni mitocondriali in caso di carenze primarie.
  • Proteggere organi e tessuti dagli effetti dello stress ossidativo e di condizioni patologiche.
  • Ridurre i marcatori pro-infiammatori, rendendolo un’opzione terapeutica promettente contro malattie legate all’infiammazione e all’invecchiamento.

 

Quali sono gli alimenti che contengono Q10?

Il coenzima Q10 è presente in diversi alimenti, principalmente in quelli più ricchi di antiossidanti. In particolare, lo troviamo nelle crucifere come broccoli e cavoli, ma anche nelle verdure a foglia verde, nella frutta secca e nei semi oleosi

Il coenzima Q10 è inoltre presente in diversi alimenti di origine animale come nel pesce e nella carne rossa, con una particolare concentrazione nel fegato e nelle frattaglie. Nel dettaglio, alcuni tra i cibi di origine animale in cui troviamo più Q10 sono:

  • Salmone;
  • Sardine;
  • Sgombro;
  • Tonno;
  • Manzo;
  • Maiale;
  • Fegato di pollo;
  • Cuore di pollo;
  • Olio di girasole;
  • Noci;
  • Semi di sesamo;
  • Semi di girasole;
  • Tofu;
  • Tempeh.

 

Effetti collaterali e controindicazioni del coenzima Q10

Il coenzima Q10 non è privo di effetti collaterali e le possibili conseguenze della sua assunzione andrebbero prese in seria considerazione prima di procedere con un’integrazione specifica. È consigliato quindi sempre rivolgersi ad uno specialista.

I principali punti critici a riguardo sono la possibile riduzione dell’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici e del warfarin, ma è sconsigliato anche in caso di assunzione di farmaci per la pressione alta. Inoltre, non è consigliabile assumere il coenzima Q10 se si è in gravidanza, allattamento o se ci si sta preparando ad affrontare un intervento chirurgico.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali più lievi invece, alcuni soggetti che hanno assunto il coenzima Q10 hanno riferito di aver accusato fastidi allo stomaco, nausea, inappetenza, vomito, diarrea o abbassamenti di pressione

Va ricordato che questi effetti collaterali si possono sperimentare solo in seguito ad una scorretta integrazione di Q10 e che sono molto difficili da ottenere seguendo solo un’alimentazione che preveda i cibi elencati sopra. Per quanto ricchi di Q10, infatti, non ne contengono abbastanza da creare un eccesso che possa causare controindicazioni ed effetti indesiderati. 

Come approfondiremo in seguito, anche affidarsi a una corretta integrazione con dosaggi controllati è un metodo sicuro per assumere Q10 senza rischi.

Assunzione del coenzima Q10: chi può assumerlo e per quanto?

A parte gli effetti indesiderati in caso di assunzione di particolari farmaci o in presenza delle patologie elencate, il coenzima Q10 può essere assunto in età adulta, quando la sua produzione naturale rallenta e aumentano i rischi legati alla salute cardiaca. 

Possono assumerlo anche le persone che necessitano di una migliore regolazione dei livelli di colesterolo nel sangue. Se ne raccomanda una dose giornaliera che può andare dai 30 ai 100 mg e che può salire fino a 300 mg in caso di prescrizione medica specifica. Solo uno specialista saprà indicare la posologia corretta in base alle esigenze, monitorandone i livelli e stabilendo quando e in che modo sospendere la cura o abbassarne il dosaggio.

 

Q10 e integrazione

Gli integratori di coenzima Q10 come Swisse Ultiboost Maxi Coenzima Q10 sono mirati all’integrazione specifica di questa importante sostanza. In questo caso, l’azione del coenzima Q10 è combinata all’azione delle vitamine B1 e B12 per una formulazione ancora più completa.

Se, invece, l’obiettivo è quello di integrare le migliori sostanze per promuovere una buona salute cardiaca, si può puntare sugli integratori di omega 3, ovvero quegli acidi grassi polinsaturi naturalmente contenuti nell’olio di pesce.

Questo integratore è proposto da Swisse anche come omega 3 concentrato per favorire una formulazione ancora più intensa grazie a un quantitativo interessante di acidi grassi la cui purezza e concentrazione è stata certificata con il massimo punteggio dall’International Fish Oil Standard. L’assunzione di 250 mg di acidi grassi omega 3 EPA e DHA  contribuisce alla normale funzione cardiaca, viceversa l’assunzione di 3 g di EPA e DHA contribuisce al mantenimento di una normale pressione sanguigna.

 

Fonti

Effects of Coenzyme Q10 Supplementation on Lipid Profiles in Adults: A Meta-analysis of Randomized Controlled Trials, PubMed

CoQ10 and Statins: What You Need to Know, Healthline

Coenzyme Q10 supplementation improves cholesterol efflux capacity and antiinflammatory properties of high-density lipoprotein in Chinese adults with dyslipidemia, Science Direct

Coenzyme Q10, WebMd

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