Vitamina D: a cosa serve, benefici e controindicazioni
La Vitamina D è una sostanza importantissima per il nostro benessere, il cui apporto proviene principalmente dalla sintetizzazione innescata dal nostro organismo quando esponiamo la pelle al sole.
Fattori come la vita sedentaria, spesso legata agli orari di ufficio che tengono attaccati alla scrivania e lontani dal sole proprio nelle ore in cui splende di più, possono rendere necessaria un’integrazione specifica di Vitamina D, importantissima per garantire di beneficiare di tutte le sue funzioni.
Ma perché è così importante? E quali sono i sintomi di una carenza di vitamina D? In questo articolo analizziamo tutto quello che c’è da sapere sulla Vitamina D, a cosa serve, i suoi benefici e le controindicazioni.
Che cosa è e funzione della Vitamina D
Sebbene, per semplificare, questa sostanza venga generalmente chiamata semplicemente Vitamina D, di questo composto in realtà ne esistono tre tipologie differenti: Vitamina D1, Vitamina D2 e Vitamina D3.
La Vitamina D è una sostanza liposolubile che, a differenza di altre come ad esempio la Vitamina C, può essere accumulata nel nostro corpo. Questo significa che è possibile fare scorta di Vitamina D, mettendoci al riparo da eventuali carenze. Carenze che sono da evitare dato che la Vitamina D ha funzioni molto importanti come quella di contribuire al normale assorbimento e utilizzo del calcio e del fosforo.
Gli integratori difese immunitarie come Swisse Ultiboost Vitamina D contengono vitamina D3, che contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.
Fabbisogno giornaliero
Ma di quanta Vitamina D abbiamo bisogno per stare bene? Il fabbisogno di Vitamina D varia a seconda di fattori come l’età.
Può andare dalle 400 unità per i lattanti, a cui viene somministrata per evitare il rischio di sviluppare il rachitismo, a un intervallo che può andare dalle 600 unità alle 1000 per gli adulti in base alle specifiche esigenze. In generale un fabbisogno di 1000 unità si ha in presenza di fattori di rischio o deficit, mentre un adulto sano ha un fabbisogno che si assesta sulle 600 unità al giorno.
Carenza di Vitamina D: quali sono i sintomi
Come abbiamo visto, la Vitamina D svolge un ruolo molto importante per la salute delle ossa perché direttamente coinvolta nel metabolismo del calcio, il primo ad essere compromesso in caso di carenza.
Una forte mancanza di Vitamina D può quindi portare a fragilità ossea, indebolimento dei denti, oltre che a un abbassamento delle difese immunitarie. I sintomi di una carenza di Vitamina D sono dunque legati proprio al tessuto osseo e possono comprendere debolezza muscolare, dolore alle ossa e dolore alle articolazioni e ai muscoli. Diagnosticabile con esami del sangue specifici, la carenza di Vitamina D può essere risolta molto rapidamente con un'opportuna integrazione.
Ad essere più esposti alla carenza di Vitamina D sono soprattutto i soggetti che trascorrono poco tempo all’aria aperta, ma anche le persone che abitano in città molto inquinate, gli anziani e i soggetti affetti da malattie di malassorbimento o da disturbi renali ed epatici.
Effetti collaterali correlati all'assunzione di Vitamina D
Seguire le indicazioni circa una corretta integrazione è molto importante, anche nel caso della Vitamina D. È infatti sconsigliato assumere troppa Vitamina D attraverso l’esposizione solare, così come sperimentarne un eccesso causato da un’alimentazione troppo ricca o dall’esagerata assunzione di integratori. Tutto questo potrebbe causare effetti collaterali simili ad un’intossicazione.
In questo caso, il soggetto intossicato sente un sapore metallico in bocca, può perdere peso, accusare stitichezza, nausea, vomito e debolezza. Questi effetti collaterali possono affliggere chi consuma dosaggi molto elevati di Vitamina D per lunghi periodi e, dato l’accumulo di Vitamina D nel fegato, possono richiedere diversi mesi per essere smaltiti.
Una normale assunzione di Vitamina D invece permette di assumere le quantità ottimali di una sostanza che il nostro corpo è in grado di sintetizzare autonomamente. È sempre importante dunque consultare un medico prima di assumerne un’integrazione, sarà lo specialista a indicare i dosaggi necessari e la durata del trattamento.
Alimentazione e Vitamina D
Come anticipato precedentemente, la Vitamina D non è una sostanza che è possibile assumere in quantità sufficienti semplicemente attraverso un’alimentazione bilanciata. Questo perché l’80/90% della Vitamina D presente nel nostro corpo viene sintetizzata principalmente attraverso l’esposizione alla luce del sole. La restante parte però, merita una particolare attenzione perché capace di introdurre nel nostro organismo una Vitamina D importante a livello qualitativo, sebbene molto contenuta nelle quantità.
Ad essere ricchi di Vitamina D dunque, sono cibi come:
- Olio di fegato di merluzzo
- Sgombro
- Aringa
- Tonno
- Salmone
- Gamberi
- Uova
- Funghi
- Fegato
- Burro
- Formaggi grassi
- Cioccolato fondente
Trattandosi di una Vitamina liposolubile, la D è presente in questi alimenti a prescindere dalle cotture e dall’esposizione alla luce che non rappresentano un rischio per la sua ossidazione.
Fonti
Tutti i benefici della Vitamina D, AIRC
Vitamin D, NIH
Vitamin D, Healthline
What does vitamin D do? WebMD