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Yoga: in cosa consiste, come praticarlo e benefici

Lo yoga sta conoscendo una popolarità enorme da alcuni decenni; più che una moda passeggera, sembra ormai un’attività ben radicata anche nel mondo occidentale. È diffuso a tutti i livelli, tra gli uomini e le donne, i ragazzi e gli anziani, e lo si insegna talvolta perfino nelle scuole, come attività fisica complementare.

Ma che cos’è realmente lo yoga? Quante tipologie ne esistono? Come si pratica? E, soprattutto, può davvero supportare il nostro benessere? Queste sono solo alcune delle domande che in molti, sia scettici che curiosi, si pongono riguardo allo yoga. Cerchiamo di dare qualche risposta in questa breve guida introduttiva allo yoga.

 

Che cos’è lo yoga?

Con il termine “yoga” si fa riferimento a una grande varietà di discipline e tecniche fisiche, mentali e spirituali. La maggior parte di queste, soprattutto quelle più diffuse in Occidente, sono derivanti dalla tradizione indiana, ma esistono anche quelle nate in estremo Oriente, grazie al buddhismo.

In Occidente, nella maggior parte dei casi, si considera yoga una forma di esercizio fisico basato sull’assunzione di alcune posture specifiche, dette “asana”. Tuttavia, anche gli aspetti spirituali e psicologici sono vivi in molti gruppi e comunità che fanno riferimento alle tradizioni yoga più antiche e genuine.

L’etimologia della parola yoga deriva da una radice dell’antico sanscrito, “yuj-”, che ha il significato di “unire, imbrigliare, aggiogare”. Infatti, secondo la tradizione, lo yoga punta a creare un’armonia e una unione tra corpo e anima, e a portarli a guardare nella medesima direzione.

Questa direzione, nello specifico, è quella della pace interiore: lo yoga si propone di insegnare come si vive in perfetto equilibrio. L’equilibrio tra gli estremi si raggiunge, secondo chi pratica yoga, con la disciplina dei sentimenti e dei comportamenti, con la medietà tra i vizi opposti e con la guida della nostra “energia vitale” più intima.

Al di là della filosofia che ha dietro, comunque, lo yoga ha naturalmente anche un importante lato fisico. Come abbiamo detto, in Occidente si sfrutta soprattutto la componente fisica dello yoga, che viene inteso come una sorta di attività sportiva leggera.

Questa tendenza si è diffusa, in Europa e negli Stati Uniti, fin dagli inizi del secolo scorso, grazie all’insegnamento di alcuni maestri orientali, i cosiddetti “yogi”. Da allora, lo yoga si è estremamente diffuso in tutto il mondo occidentale, e viene praticato con costanza da decine di milioni di persone.

 

Come si pratica lo yoga

Per quanto riguarda la pratica effettiva dello yoga, dobbiamo premettere che ne esistono moltissime tipologie. Se però ci limitiamo allo yoga moderno, cioè quello che viene praticato nella stragrande maggioranza dei casi in Occidente, possiamo dire che consiste in una forma particolare di esercizio fisico, che a volte può assomigliare a una tecnica di rilassamento.

Inteso in questo modo, lo scopo dello yoga è quello di supportare lo stato di benessere generale, sia dal punto di vista fisico che da quello psichico. Anche per questo, il più delle volte, allo yoga si associano varie pratiche di meditazione, rilassamento e respirazione, a volte derivanti dalla stessa tradizione orientale, a volte integrate da filosofie del tutto diverse.

Di solito, una lezione-tipo di yoga moderno si compone di diversi momenti: le posizioni degli asana, che sono sfruttate come esercizi di stretching, sono sempre al centro della lezione. Sono, in genere, derivate interamente dalla tradizione indù, e servono a stimolare diverse aree del nostro corpo. Il passaggio tra i diversi asana è regolato da un percorso preciso, a seconda della finalità che ci si propone.

Oltre agli asana, sono molto importanti anche gli esercizi di respirazione, conosciuti anche come prana yama; la tradizione yoga considera infatti fondamentale acquisire una corretta respirazione, per il benessere del corpo. Infine, non mancano gli esercizi di rilassamento e distensione, in posizione sdraiata supina o prona, detti savasana.

In linea di massima, questi tipi di attività si ritrovano in ogni tipologia di yoga praticata oggi. Ovviamente, ci possono essere delle differenze tra i singoli maestri di yoga, a seconda della loro personale attitudine o degli insegnamenti che hanno ricevuto. C’è chi, per esempio, preferisce uno stile più libero e rilassato, e punta a migliorare la flessibilità e l’equilibrio, mentre altri approcci favoriscono un passaggio più rapido tra gli asana, così da incrementare l’autocontrollo, la consapevolezza e la coordinazione.

 

Tipi di yoga: quali sono?

Nonostante queste numerose differenze individuali, possiamo dire che ci sono alcune tipologie o tradizioni yoga più diffuse e comuni di altre. Possiamo ricordare, in particolare:

  • lo hata (o hatha) yoga. Si tratta della forma di yoga più antica. Spesso, durante le lezioni, vengono impartite anche delle conoscenze teoriche sulla meditazione e il rilassamento; nonostante questo, a volte lo hata yoga viene inteso in senso soltanto fisico, come sequenza di asana. Regolando la propria “hata”, cioè “forza”, e controllando il proprio respiro, chi pratica questa forma di yoga sta cercando di migliorare la propria flessibilità, sia fisica che mentale;
  • il vinyasa yoga. Ancor più dello hata yoga, il vinyasa yoga cerca il pieno controllo della mente sul corpo, attraverso l’esecuzione di una serie di specifici asana e l’armonia tra il respiro e i movimenti. Per questo, gli asana vengono eseguiti come in un flusso (da cui anche il nome di “flow yoga”), in maniera più rapida. Dunque, oltre che una forma di rilassamento, il vinyasa yoga è un vero e proprio allenamento fisico;
  • il kundalini yoga. È una forma di yoga fortemente spirituale, che vorrebbe liberare la “kundalini”, l’energia della vita che sta dentro di noi. Con i giusti asana e con la pratica della meditazione, questa forma di yoga si propone di stimolare le diverse parti del corpo in cui è situata la kundalini. In questo modo, l’individuo dovrebbe anche apprendere il modo per acquisire una coscienza più profonda di sé stesso, lavorando sui suoi pensieri negativi e le sue preoccupazioni;
  • lo jivamukti yoga. Chi pratica jivamukti yoga abbraccia anche molti elementi religiosi, etici e spirituali della tradizione indù: non si tratta solo di un allenamento fisico, ma di una vera e propria scuola di vita. Comporta, oltre a esercizi simili al vinyasa, forme di meditazione e lettura e veri e propri insegnamenti morali;
  • l’antigravity yoga, il power yoga, lo iyengar yoga e simili. Sono stili di yoga più moderni, e si basano quasi del tutto sulle condizioni fisiche, tralasciando la componente spirituale e la meditazione. Anche per questo, sono sempre più numerosi i corsi che le offrono. Più in particolare, l’antigravity include esercizi tratti da altre discipline, come il pilates, mentre il power assorbe molti elementi del fitness più classico, e lo iyengar pratica i classici asana con l’ausilio di supporti, come ruote, cuscini o cinture, oltre al classico tappetino.

 

I benefici dello yoga per il corpo e la mente

In generale, al di là delle diverse tipologie, si può dire che lo yoga moderno può apportare diversi benefici psichici e fisici. Non dobbiamo aspettarci risultati miracolosi, naturalmente; tuttavia, è vero che alcuni vantaggi per la salute e il benessere sembrano esserci.

Per esempio, lo yoga può avere effetti positivi come una sorta di ginnastica posturale. Pur non essendo nato per questo, lo yoga, se praticato in sicurezza con degli insegnanti esperti, aiuta a lavorare sulla propria postura: soprattutto alcuni asana possono contribuire a mantenere le spalle più distese e la schiena più dritta, migliorando anche l’aspetto estetico della postura.

Inoltre, lo yoga costituisce un esercizio fisico a basso impatto e bassa intensità; in questo, assomiglia molto ad attività come il pilates, lo stretching o l’aerobica, e può portare gli stessi benefici. Non c’è dubbio, infatti, che un’attività fisica leggera, praticata con costanza, abbia molti vantaggi per il benessere e la salute di una persona. Lo yoga, insomma, può essere una buona attività motoria di routine, utile per rafforzare il nostro organismo, tanto per i principianti quanto per gli esperti.

Non dimentichiamo poi che lo yoga si concentra molto sulla respirazione, sulla concentrazione e sulla coordinazione motoria. Per questo può essere utile, lavorando su questi tre aspetti, soprattutto per i ragazzi nell’età della crescita, per le donne in gravidanza (con le dovute precauzioni, se supportate da insegnanti esperti e dopo essersi confrontate con il proprio medico), per gli sportivi di qualsiasi livello, ma anche per chi ha una certa età e cerca un’attività leggera che possa aiutare ad affrontare le tensioni e gli acciacchi.

Per quanto riguarda l’aspetto psichico, senza dubbio lo yoga favorisce il rilassamento e ci può aiutare ad affrontare stress che accumuliamo ogni giorno. Una parte importante di questa disciplina è proprio dedicata a liberarsi il più possibile da emozioni e pensieri negativi, per abbracciare invece una mentalità più serena, in grado di accettare tutti gli aspetti della vita.

Questo dovrebbe, oltretutto, favorire il riposo e conciliare un sonno di qualità al termine di una dura giornata lavorativa, ma anche propiziare un risveglio più tranquillo, se lo yoga è praticato al mattino. Naturalmente, sono tutti benefici di tipo psicofisico che variano a seconda delle pratiche, delle tecniche di yoga scelte e dei singoli individui.

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